In queste ore è stata annunciata la manovra del Governo per mettere a posto i conti dello Stato. Tra le azioni previste c’è l’abolizione (o meglio l’accorpamento) delle province con meno di 300.000 abitanti. La manovra deve ancora passare il vaglio del Parlamento, per cui non è detto che poi tale misura rimanga invariata o che sia confermata.

Ma quali sono le province che attualmente hanno meno di 300.000 abitanti? In tutto sono ben 37 su 110 e sono elencati nella tabella seguente. I valori indicati sono basati sui dati Istat al 31 dicembre 2010.

Bisogna tener presente che anche se fosse confermato il valore limite dei 300000 abitanti, ci potrebbero, almeno in teoria, essere comunque delle variazioni nell’elenco quando verrà applicata la regola, in quanto è stato indicato che verranno utilizzati i dati del Censimento Nazionale 2011. Questi dovrebbero essere disponibile nel 2012 ma solo in “via provvisoria” , i dati definitivi potrebbero essere disponibili solo nel 2013 (i dati definitivi del Censimento 2001 furono rilasciati dall’Istat il 22 dicembre 2003).

Si salvano dal taglia-province solo due regioni: l’Abruzzo e la Puglia.

Se il taglio fosse confermato, l’Italia cambierebbe non poco da come la conosciamo oggi, non sarebbero più capoluoghi di provincia città storiche come Gorizia, Benevento e molte altre.

Aggiornamento: il decreto prevede il salvataggio delle province “la cui superficie complessiva sia superiore a 3.000 chilometri quadrati”, per cui le seguenti province, pur avendo un numero di abitanti inferiore alla soglia stabilita, non vengono abolite:
– Belluno (213.474 abitanti, 3.678 kmq) – Veneto
– Grosseto (228.157 abitanti, 4.504 kmq) – Toscana
– Matera (203.726 abitanti, 3.446 kmq) – Basilicata
– Nuoro (160.677 abitanti, 3.934 kmq) – Sardegna
– Olbia-Tempio (157.859 abitanti, 3.399 kmq) – Sardegna
– Oristano (166.244 abitanti, 3.040 kmq) – Sardegna
– Siena (272.638 abitanti, 3.821 kmq) – Toscana
– Sondrio (183.169 abitanti, 3.212 kmq) – Lombardia

Quindi anche la Basilicata, come regione, si salva.

Ecco la lista completa delle province con meno di 300.000 abitanti e meno di 3.000 kmq, e che rischiano quindi di sparire, in tutto sono 29 province,:

Calabria: 2 su 5
– Crotone (174.605)
– Vibo Valentia (166.560)

Campania: 1 su 5
– Benevento (287.874)

Emilia-Romagna: 1 su 9
– Piacenza (289.875)

Friuli-Venezia Giulia: 2 su 4
– Gorizia (142.407)
– Trieste (236.556)

Lazio: 1 su 5
– Rieti (160.467)

Liguria: 3 su 4
– Imperia (222.648)
– La Spezia (223.516)
– Savona (287.906)

Lombardia: 1 su 12
– Lodi (227.655)

Marche: 2 su 5
– Ascoli Piceno (214.068)
– Fermo (177.914)

Molise: 2 su 2
– Campobasso (231.086)
– Isernia (88.694)

Piemonte: 4 su 8
– Asti (221.687)
– Biella (185.768)
– Verbano-Cusio-Ossola (163.247)
– Vercelli (179.562)

Sardegna: 3 su 8
– Carbonia-Iglesias (129.840)
– Medio Campidano (102.409)
– Ogliastra (57.965)

Sicilia: 2 su 9
– Caltanissetta (271.729)
– Enna (172.485)

Toscana: 3 su 10
– Massa-Carrara (203.901)
– Pistoia (293.061)
– Prato (249.775)

Umbria: 1 su 2
– Terni (234.665)

Veneto: 1 su 7
– Rovigo (247.884)

Anche Aosta (128.230) ha complessivamente meno di 300.000 (e per questo alcuni quotidiani online l’hanno indicata tra le “province” interessate) , ma in realtà non esiste una “Provincia di Aosta” (la Valle d’Aosta non è suddivisa in province e le funzioni “provinciali” sono ripartite tra la Regione e i Comuni) per cui la manovra non dovrebbe interessarla.

di Massimo Di Bello

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