Craia e Giuffrè, l’arte che pensa: Spoleto celebra due protagonisti della cultura contemporanea
Il Menotti Art Festival Spoleto accende i riflettori su Silvio Craia e Valerio Giuffrè. Dal 7 settembre al Caffè Letterario del Sansi, arte visiva e filosofia si incontrano in una rassegna che unisce estetica, pensiero e impegno culturale.
Un settembre incandescente per Spoleto, nel segno dell’arte e della riflessione: il Menotti Art Festival entra nel vivo della sua stagione culturale con un doppio appuntamento di rilievo, affidato a due figure di primo piano del panorama artistico e intellettuale italiano, Valerio Giuffrè e Silvio Craia.
La città umbra, già epicentro della cultura internazionale grazie alla storica tradizione festivaliera, ospita dal 7 settembre al Caffè Letterario del Sansi un evento che coniuga arte contemporanea, letteratura e filosofia. Una sinergia che si manifesta attraverso l’incontro tra due autori che, seppur provenienti da percorsi diversi, condividono un linguaggio comune fatto di sperimentazione, rigore e una costante tensione verso il significato profondo dell’arte.
Valerio Giuffrè: il medico-filosofo torna a Spoleto con “Ananke Stenai”
Protagonista della giornata inaugurale sarà Valerio Giuffrè, medico, artista e filosofo romano già noto al pubblico del Menotti Art Festival per la sua capacità di intrecciare pensiero e immagine. L’autore presenta il suo nuovo volume, Ananke Stenai, pubblicato da Bastogi Editore: un’opera che si annuncia densa di riflessioni metafisiche e suggestioni estetiche, in perfetta continuità con la sua produzione filosofico-letteraria.
A introdurre il libro, insieme all’autore, saranno l’editore Gianfranco Cotronei, il direttore artistico del festival Luca Filipponi e l’attrice Adelaide Parolini. L’evento si preannuncia come un momento di confronto interdisciplinare, arricchito dalla presenza scenografica delle opere visive dello stesso Giuffrè, premiate in contesti di rilievo come lo Spoleto Art Festival e il Premio Internazionale Oscar Wilde.
Silvio Craia: il colore del pensiero tra le mura del Sansi
A dialogare idealmente con Giuffrè sarà Silvio Craia, maestro marchigiano dell’arte informale, da decenni figura di riferimento nell’ambito della pittura astratta italiana. Craia torna a Spoleto con una selezione di opere che vanno a costituire il cuore della mostra personale ospitata dal Caffè Letterario del Sansi e aperta al pubblico fino al 30 settembre.
L’occasione è anche il lancio ufficiale del primo volume della sua trilogia di cataloghi ragionati, a cura di Luca Filipponi e Paola Biadetti, con contributi critici firmati da Daniele Taddei, Sandro Costanzi e Maria Cristina Mancini. Un lavoro editoriale accurato che non si limita alla mera documentazione, ma ambisce a restituire la complessità della visione artistica di Craia, sempre sospesa tra gesto e pensiero, materia e intuizione.
Una città che diventa laboratorio culturale
“La città di Spoleto si conferma una vetrina straordinaria per scrittori, letterati, artisti, filosofi ed amanti delle arti” – dichiarano congiuntamente Valerio Giuffrè e Luca Filipponi. E in effetti il Menotti Art Festival, in programma ufficialmente dal 25 al 28 settembre presso il Chiostro di San Nicolò, si distingue anche quest’anno per la sua capacità di unire le diverse anime della cultura contemporanea. Oltre alla mostra di Craia, il festival propone ben dieci presentazioni editoriali presso il Caffè Letterario del Sansi e altre sedi storiche del centro cittadino. Tra gli appuntamenti da non perdere, anche la mostra-evento dell’artista boliviana-brasiliana Rita Elisa Landeau Orsini, allestita presso Casa Menotti e visitabile fino al 29 settembre. L’esposizione sarà ufficialmente presentata al pubblico e alla stampa internazionale il 20 settembre alle ore 17.
Un’edizione che guarda oltre il visibile
L’edizione 2025 del Menotti Art Festival Spoleto si conferma dunque come una piattaforma culturale di alto profilo, capace di superare le barriere tra i linguaggi e di promuovere una riflessione profonda sul ruolo dell’arte nella società contemporanea. L’incontro tra Silvio Craia e Valerio Giuffrè è solo uno degli snodi di un programma articolato, pensato non solo per mostrare, ma per interrogare, discutere, creare connessioni.
Nel cuore di una città che da sempre accoglie l’arte come parte integrante della propria identità, il festival si rinnova nel segno della qualità e dell’impegno, continuando a essere un punto di riferimento per chi vede nella cultura non un ornamento, ma una necessità.
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