di Simone Fagioli

Annamaria Guidi è nata e vive a Foligno (PG). Appassionata di poesia e fotografia sin dall’età giovanile, scrive in lingua e in dialetto. Scopre la fotografia quando le viene regalata la prima macchina fotografica all’età di 16 anni. Affascinata dalla magia dei colori e dall’armonia dei paesaggi, indirizza i suoi scatti principalmente sulle bellezze della natura, sulle tradizioni popolari, i prodotti della terra, gli animali, i fiori, gli alberi, gli antichi mestieri, le rievocazioni storiche: in sintesi su tutto ciò che suscita in lei suggestioni, forti emozioni, efficacia evocativa.

Spesso, dalle proprie fotografie trae ispirazione per scrivere poesie. Dalla foto di un terreno olivato nasce la poesia “Nel silenzio degli ulivi”; dalla foto dell’Ulivo di Sant’Emiliano di Bovara (Trevi) prende vita “A te, Ulivo di Sant’Emiliano”. Attiva nello scenario poetico e fotografico, predilige partecipazioni a pubblicazioni e mostre aventi scopo sociale. La fotografia “Dal silenzio, alla libertà alla pace” è inserita nell’antologia “INDE SI IES parole e colori per la vita che nasce in Malawi” (WIP Edizioni, Bari, ottobre 2025). Collabora a progetti interculturali che rafforzano i legami di cultura e di pace nel mondo.

Ha pubblicato le sillogi “A tutta manetta” (2010) e “Trasparenti emozioni” (2016, all’interno di “Gocce di perla”). Ha ricevuto premi e riconoscimenti in concorsi letterari nazionali e internazionali, titoli onorifici da Accademie, tra cui Cavaliere della Pace (Assisi, 2025). È inserita nell’Albo d’Onore della Solidarietà Poetica di WikiPoesia. Ha co-curato tre edizioni dell’Antologia Poetica “Bosone Raffaelli” (2021-2022-2024), è stata giurata in concorsi nazionali di poesia e membro del Coordinamento di Genere FNP CISL Foligno. Sue fotografie sono presenti in antologie e calendari, e ha esposto in collettive d’arte in numerose città italiane.

La poesia

Nel silenzio degli ulivi

Cammino tra ulivi statuari, contorti, cavi sulla terra bruma avvinta dal silenzio profumato di muschio.

Rincorro tra lampi di luna sogni mai sopiti celati tra rami adorni di foglie e pendule drupe.

(Da: “Gocce di perla”, Foligno, 2016)

Questa poesia è emblematica della poetica di Annamaria Guidi: la natura diventa specchio dell’interiorità, luogo di memoria e di sogno. Gli ulivi statuari evocano la solidità della tradizione, ma anche la resilienza di un paesaggio che resiste al tempo. La scelta di aggettivi come contorti e cavi restituisce la fisicità degli alberi, mentre il silenzio profumato di muschio trasforma la percezione sensoriale in immagine poetica.

La seconda strofa introduce la dimensione onirica: i lampi di luna illuminano sogni mai sopiti, celati tra le fronde. Qui la fotografia incontra la poesia: lo sguardo che cattura la luce lunare diventa parola che custodisce il sogno. È un esempio di come Guidi sappia fondere immagine e testo, creando un linguaggio ibrido che invita alla contemplazione.

La poesia si colloca in una tradizione umbra che vede l’ulivo come simbolo di pace e radicamento, ma Guidi lo interpreta con sensibilità personale, trasformandolo in metafora di un dialogo intimo con la natura. La sua voce poetica, nutrita dalla fotografia, restituisce al lettore un paesaggio che non è mai semplice sfondo, ma protagonista di un racconto emotivo.

Annamaria Guidi rappresenta una figura significativa nel panorama culturale contemporaneo: la sua opera unisce poesia e fotografia, tradizione e innovazione, radicamento locale e apertura internazionale. Tra mostre, premi e pubblicazioni, la sua ricerca artistica è un invito a rallentare, a guardare e a sentire. Nel silenzio degli ulivi, come nelle sue immagini, si cela la forza di un linguaggio che sa trasformare la realtà in poesia.

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