Quante volte alle declamazioni di testi poetici si sono sovrapposti interventi musicali! Ma nella maggior parte dei casi questi interventi o sono più o meno improvvisati, e quindi più o meno casuali, o prevedono l’utilizzo di musiche di repertorio comunque non composte esplicitamente per queste finalità. Questo è un caso diverso: diverso perché all’origine è stata verificata una sostanziale convergenza espressiva fra i Canti d’amore di Simone Fagioli e la mia SONATA QUINTA; convergenza basata sulle reciproche sospensioni e allusioni, sugli impulsi e sui sospiri, sulle melanconiche e dolci tensioni, sull’intensità delle singole immagini. Questa sostanziale convergenza ha dato quindi origine a una nuova partitura, dove il pianoforte e la voce recitante, come in un melologo, dialogano in un morbido contrappunto. Nella SONATA QUINTA le diverse situazioni si presentano e si ripresentano, alternandosi, determinando uno stato di continua sospensione e i testi poetici seguono i ritmi della partitura in modo che le presentazioni e i ritorni dei diversi eventi musicali coincidono, in senso temporale e in senso espressivo, con le presentazioni e i ritorni dei diversi interventi poetici. Maestro Franco Piva compositore e direttore d’orchestra

https://www.simonefagioli.it/italiachevivi/wp-content/uploads/2023/02/fagioli_canti_d_amore_cover-467x800.jpeghttps://www.simonefagioli.it/italiachevivi/wp-content/uploads/2023/02/fagioli_canti_d_amore_cover-150x150.jpegadminCronacaCulturaFilosofiaLetteraturaMondoSpoletoQuante volte alle declamazioni di testi poetici si sono sovrapposti interventi musicali! Ma nella maggior parte dei casi questi interventi o sono più o meno improvvisati, e quindi più o meno casuali, o prevedono l’utilizzo di musiche di repertorio comunque non composte esplicitamente per queste finalità. Questo è un...Blog di Simone Fagioli