Fare Cultura: grande successo per il convengo su V. M. Rippo

L’associazione culturale Fare Cultura , con  questo articolo, intende ricordare e fare una breve sintesi  del convegno dedicato al 40° anniversario della scomparsa del poeta Vincenzo Maria Rippo e che si  è svolto venerdì 3 dicembre 2010 , ore 16,30, presso Palazzo Mauri in Spoleto:

Vita e poesia nell’opera  di Vincenzo Maria Rippo

Animatore privilegiato è stato in primis il prof. Francesco d’Episcopo, docente di letteratura italiana e di letterature comparate presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, nonché curatore e critico dell’opera  letteraria del Rippo.  Sono intervenuti inoltre:  il dott. Simone Fagioli con il “Commento ai Prologomeni  a una nuova metafisica dell’essere “(la coraggiosa opera filosofica di Vincenzo M.  scrisse a soli 17 anni ), e il dott. Sandro Costanzi con un excursus nell’universo spirituale  del poeta ( Coglimi come io mi vorrei: l’umanesimo ecumenico di Vincenzo Maria Rippo). L’Ultimo e conclusivo intervento era affidato alla dott.ssa Giuliana Rippo, che ha per argomento il rapporto tra Spoleto e Vincenzo. Un intervento, quest’ultimo,  carico di sentimento e di affetto verso la memoria del fratello poeta che si è poi tradotto nel confronto con il numeroso pubblico accorso per celebrarne il ricordo.

Sono state inoltre lette poesie e frammenti epistolari del nostro autore: voce recitante  la poetessa Elisabetta Comastri, accompagnamento musicale Paolo Parigi.  Infine è stato  presentato il sito internet: www.vincenzomariarippo.it, in fase di perfezionamento.  Al convegno commemorativo erano presenti  il dott. Dakan, rappresentante della Comunità Islamica e l’assessore Battistina Vargiu, alla quale  Fare Cultura manda uno speciale ringraziamento.

 Ogni giorno mi ritrovo/sopravissuto :  è un verso di Vincenzo Maria Rippo ( Napoli 1947- Spoleto 1970) , artista  e pensatore poliedrico , spoletino d’adozione e di fama internazionale. Infatti il suo fu un vero e proprio caso letterario: la sua opera raggiunse subito il  successo editoriale e della critica , ma egli non godè  affatto di tale notorietà a causa della lucemia fulminante  che rapida lo condusse alla morte. Egli stesso ne ebbe il sentore e suggellò in  un foglio il doloroso , ma veritiero, responso : Le poesie usciranno postume. La breve, ma intensa, vita   del poeta, la cui produzione artistica è  ponte tra l’occidente classico  e l’oriente islamico, tra i linguaggi antichi e fondanti della classicità e la novità linguistica della beat generation,  quindi non fu altro che il miracolo di quest’ora sospesa .  Studente brillante, batterista de Gli Alogeni, pittore, poeta nonché filosofo: a lui si devono i seguenti scritti, che il padre, Renato fino all’anno della sua morte, avvenuta nel 2003, ha fatto pubblicare e ha divulgato:   le Poesie  e gli Poesie inedite e rare  ,  le Lettere a Francesca , Tacito storico, Prologomeni a nuova metafisica dell’essere e infine uno scritto sull’Islam, curato dal prof.re  Francesco D’Episcopo (Rippo e l’Islam).

Fare Cultura, ringrazia in primis la famiglia Rippo,  uindi  la Regione Umbria e il Comune di Spoleto, la dott.ssa Carla Cesarini e tutto il personale della biblioteca per il cortese e professionale servizio, e infine gli enti culturali con cui è collegata: il Centro Culturale Poli d’Arte, onorato d’aver ospitato nel maggio 2009 una celebrazione dedicata al Rippo, Spoleto Activa e il Caffè Letterario di Palazzo Mauri.

Simone Fagioli

 

 

 

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