Fini comanda a Berlusconi: “Dimettiti!”

Con queste parole Fini conlude la due giorni di Bastia Umbra.

Dall’Umbria Fini lancia un grido di voce che sembra più un’attacco o un diktat che un consiglio:”Siamo oltre il Popolo delle Liberta, oltre Berlusconi, perché quella pagina che è il Pdl di Berlusconi si è chiusa…il nostro è un progetto che va oltre…Deve essere lui cari amici la decisione di rassegnare le dimissioni, di salire al colle, di dichiarare che la crisi è aperta di fatto e avviare una fase in cui si ridiscuta l’agenda, il programma, verificare la natura della coalizione, verificare la composizione del governo. Ecco se il Presidente Berlusocni avrà qusto coraggio questa sarebbe una vera svolta del predellino. Noi certamnete non ci tireremo indietro. Se al contrario non ci sarà questo colpo d’ala, se Berlusconi sarà preda dei cattivi consiglieri…tutti si dovranno assumere le proprie responsabilità, noi non ci tireremo indetro…ed è evidente che Ronchi, Urso, Menia, Bonfiglio non rimarranno un minuto in più in quel governo…Viva Futuro e Libertà, Viva l’Italia”.

A tutto questo Berlusconi taglia seccamente: ”Che si demetta lui!”. Questa è la replica del Cavaliere alla due giorni di Bastia Umbra. E anche dai vertici della Pdl si parla di “riti incosueti” da parte del Presidente della Camera. Fini, inoltre, allude anche all’entrata dell’Udc come forza di governo, anche se Casini, prontamente, ha già da oggi smentito la notizia. Il leader centrista, infatti, assicura che l’Udc non appoggerà la maggioranza per qualche poltrona. Ma, ne siamo convinti, è tutto da vedere. E la Lega, intanto, dice Bossi: “Sta dietro il cespuglio”. Tuttavia, solitamente dietro al cespuglio ci si sta per…

Bersani, che tra Renzi e Vendola vede vacillare la sua leadership, chiede a Fini di “Fare-Futuro” veramente, e non solo a chiacchere: il leader del Pd chiede all’ex co-fondatore della Pdl di far cadere il governo Berlusconi, senza se e senza ma. Di Pietro attacca duramente sia Fini che Berlusconi, facendosi nuovamente portavoce dell’opposizione.

E in questa situazione di grigiore, peggio della nebbia in Val Padana, si barcolla senza bussola.

Noi crediamo che i giochi si dovranno ancora fare e che di sicuro Berlusconi non andrà al Colle e non rassegnerà le sue dimissioni. Del resto, nemmeno Fini si dimetterà. Casini, farà da controcanto e starà lì a vedere e a ben scegliere, perché con più di un milione di voti potrà essere l’ago della bilancia, sia nel caso in cui Berlusconi lo voglia nella maggioranza, sia nel caso in cui “Futuro e Libertà” si staccherà definitavemente e diventerà forza di opposizione.

In ogni caso, non sarà facile per la neonata “Futuro e Libertà” raccogliere da sola più di un milione di voti e così divenire una forza a se stante, screva da future logiche di alleanze.

Simone Fagioli

 

 

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