Da Ostrovskiy a Tolstoj, il dramma russo al teatro del Giglio

La grande tradizione del teatro russo sbarca al Giglio. Nell’ambito della rassegna E ancora teatro spiccano in particolare due titoli. Il primo è Lupi e pecore, che andrà in scena giovedì (18 maggio) alle 21. Un’opera basata sul romanzo di Aleksandr Ostrovskiy e adattata da Serghei Golomasov con la regia di Taras Belousov e le scene Serghei Golomasov e Taras Belousov. A portarla al giglio il Teatro Na Maloi Bronnoi di Mosca.

La trama. La giovane, bella e benestante vedova Kupavina sogna di trovare l’amore e di essere felice, senza sospettare quali e quanti siano gli intrighi che si muovono attorno a lei. Murzavetskaya, proprietaria terriera caduta in rovina, desidera inpossessarsi della ricchezza di Kupavina; attraverso il raggiro, l’inganno e l’intimidazione Murzavetskaya cerca di sottomettere la giovane vedova, e trama per far sposare suo nipote Libertino Apollon con Kupavina. Sembra quasi esserci riuscita, ma c’è un uomo abile, scaltro e intelligente che è attratto da tempo dalla graziosa vedova e dalla sua ricchezza, Berkutov, vicino di casa di Kupavina. Stanchi delle riflessioni serie e impegnative tipiche della letteratura classica russa, abbiamo deciso di divertirci e divertirvi. Così, abbiamo ricevuto il Gran Premio del Festival Internazionale del Teatro denominato La tua Occasione. Cosa racconta la storia? Di tanti lupi, ma di una sola pecora; ecco tutto.

Altro appuntamento sarà il 19 maggio sempre alle 21 con Principessa Maria, basata sul romanzo Guerra e pace di Lev Tolstoj, con regia e drammaturgia Serghei Poselski e musiche Avi Begnamin. Lo spettacolo narra le vicende del romanzo Guerra e pace di Lev Tolstoj attraverso gli occhi della Principessa Maria, un personaggio che vive all’ombra della sua illustre famiglia: suo fratello Andrei Bolkonskij, eroe della battaglia di Austerliz, e suo padre, il comandante delle guerre condotte da Suvorov. Fino all’età di venti anni Maria vive sulle colline di Duderhof, sotto l’insopportabile giogo di suo padre, il vecchio duca. Tutti i tentativi della giovane di fuggire da casa, sposarsi, trovare conforto nell’educazione del nipote, andare con i pellegrini a visitare i luoghi sacri, falliscono; l’offensiva francese del 1812 a stravolgere il normale scorrere della sua vita. La morte del padre, la rivolta dei servi della gleba, la mancata evacuazione degli abitanti, il fratello ferito mortalmente, la ricostruzione di Mosca data alle fiamme, la riconciliazione con la nemica della sua famiglia , Natasha Rostova, tutte queste vicende mostrano il carattere superiore della protagonista, che al volgere della storia si innamora e trova la felicità con il conte Nikolaj Rostov.

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