L’edizione 2025 consolida il successo della formula “Art in the City”, con il chiostro di San Nicolò come cuore pulsante e una rete di spazi pubblici e privati che si aprono all’arte contemporanea.

Il Spoleto Art Festival rafforza la sua identità di crocevia culturale internazionale, confermando la formula “Art in the City”, nata nel 2014 per sopperire alla carenza di spazi espositivi e rivelatasi oggi una delle chiavi vincenti della manifestazione. L’idea di aprire la città all’arte, integrando gallerie, spazi privati e luoghi pubblici, si è trasformata in un modello che ha saputo coinvolgere tanto gli addetti ai lavori quanto il grande pubblico.

Il fulcro del programma sarà il chiostro di San Nicolò, che ospiterà il blocco principale di artisti e letterati. Qui, sotto la direzione del professor Luca Filipponi, prenderanno vita due rassegne di grande richiamo: Arte in Scena e Sculture al Chiostro. Negli spazi dell’antico chiostro esporranno realtà artistiche consolidate e nuove proposte, tra cui il gruppo di Andrea Natale, il collettivo bulgaro guidato da Anna Maria Petrova, lo Spoleto International Art curato da Franco Spada e Rita Elisa Landeau Orsini, insieme ad Aion Art di Stefania Montori e Massimo Bigioni.

Accanto ai progetti collettivi, il chiostro accoglierà anche una serie di personali che porteranno in città linguaggi eterogenei e sensibilità differenti. Tra gli artisti in mostra figurano Rita Elisa Landeau Orsini, Eugenia Serafini, Massimo De Santis, Enzo Mauri, Mario Lo Coco, Alina Okuneva, Luciano Preti, Paola Bradamante, Silvio Amato, il fotografo Mario GianniniLorenzo Ludi e Francesco Giovanni Ruggero Plutino. L’offerta culturale sarà ulteriormente arricchita da un appuntamento musicale previsto sempre al chiostro di San Nicolò, alle ore 18, con le voci di Emanuela Mari e Alessandro Piccioli.

Il festival, tuttavia, non si limita a un unico epicentro. L’intero tessuto urbano diventa protagonista, con un fitto circuito di spazi che hanno scelto di aderire alla manifestazione. Tra questi spiccano il Caffè Letterario del Sansi, che ospita la personale del maestro Silvio CraiaCasa Menotti con le opere di Rita Elisa Landeau Orsini, l’Hotel Clitunno che accoglie i lavori legati al Premio Spoleto e la Residenza d’Epoca Dragoni. A questi si affiancano la galleria di Katy LaudicinaLa Bottega dell’Arte e numerosi altri negozi e spazi espositivi che espongono opere di artisti contemporanei, trasformando il centro storico in una vera e propria galleria diffusa.

L’adesione convinta di istituzioni, gallerie e attività commerciali dimostra come la città abbia fatto propria la manifestazione, riconoscendone il valore culturale ed economico. A partire da domani, Spoleto sarà animata da numerosi artisti che utilizzeranno la città come vetrina per le proprie opere. Tra i primi protagonisti attesi figura Nestore Bernardi, la cui presenza sottolinea la vocazione del festival a essere punto di incontro tra diversi linguaggi e generazioni artistiche.

Il Spoleto Art Festival non si limita dunque a confermare la sua forza organizzativa, ma rilancia con una proposta che rende la città un palcoscenico corale, in cui l’arte entra a pieno titolo nella vita quotidiana. Un modello di partecipazione diffusa che, ancora una volta, si candida a segnare il panorama culturale nazionale e internazionale.

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