traduttore[1]Il settore della traduzione che negli ultimi anni sta divenendo sempre più complesso, anche a causa dei continui mutamenti dei mercati e dei flussi migratori nelle diverse parti del mondo.

Ma come orientarsi per diventare un bravo traduttore?

1. Prima di tutto è opportuna un’approfondita conoscenza di una o due lingue straniere, oltre a una solida capacità d’espressione nella propria madre lingua.

Una laurea in lingue e letteratura straniera, unito ad un master appropriato per perfezionarsi professionalmente, possono rappresentare un buon punto di partenza, ma non basta perché occorre fare esperienza per acquisire competenze specifiche. In tal senso sarà opportuno inviare il proprio curriculum a case editrici italiane e straniere o riviste, ma si può anche lavorare per il web, richiedendo un periodo di tirocinio gratuito e perfezionarsi in aspetti tecnici del mestiere. Non dimentichiamo inoltre che è ormai indispensabile possedere un’adeguata dotazione informatica e un corretto rapporto con le fonti in Internet.

2. Fare un corso di formazione per traduttori può essere estremamente utile. Si tratta di corsi mirati all’apprendimento di competenze linguistiche di alto livello professionale, un esempio sono i corsi della ABC Agency: ad es. il corso di alta formazione per mediatori linguistici, che lo scopo di formare un professionista capace di ricoprire un ruolo a 360 gradi, dal back office nell’organizzazione degli eventi, in qualità di operatore linguistico in grado di portare avanti contatti con buyers esteri, alla traduzione di tutto il materiale di comunicazione dell’evento, fino all’operatività durante l’evento in qualità di interprete con assistenza ai buyers nelle trattative commerciali; il corso di alta formazione traduttori e adattatori di opere cinematografiche , che mira a fornire agli allievi le competenze per operare in qualità di traduttori per il doppiaggio ed il sottotitolaggio; il corso di alta formazione traduttori ed interpreti di conferenza, ha lo scopo di rispondere alle necessità di formazione di interpreti di conferenza. Per avere informazioni si può inviare un’email a info@abcagency.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E’ necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Un altro ambito è la formazione per traduttore web. Un esempio è il “Centro di Formazione Web di Romaexplorer.it”, che eroga un corso per traduttori di contenuti per il web studiato per trasferire ai partecipanti competenze, attraverso la pratica e la sperimentazione. Gli argomenti trattati riguardano le tecniche di scrittura web, il funzionamento dei motori di ricerca. Il corso web per traduttori fornisce inoltre specifiche competenze SEO (Search Engine Optimization) e webmarketing, necessarie per chi ha bisogno di iniziare a lavorare come traduttore di siti internet e curare non soltanto la semplice traduzione delle pagine, ma anche la visibilità e la promozione dei contenuti tradotti.

3. Un terzo passo è quello di farsi conoscere anche come traduttori liberi professionisti , sempre inviando il proprio curriculum , cercando informazioni in rete relative alle case editrici , aziende o siti web in cui intendiamo proporci per svolgere la nostra consulenza. Bisognerà comunque tener conto del settore in cui andremo a svolgere il nostro lavoro, chiedendo dei prezzi ragionevoli in modo da potersi man mano affermare sul mercato.

Quali sono le lingue in cui conviene specializzarsi?

Nella scelta della lingua da studiare non ci si può limitare solo a considerazioni di carattere economico. Il traduttore vive in simbiosi quotidiana con la lingua e la cultura nella quale lavora. Per questa ragione è importante scegliere il proprio percorso di studi innanzitutto in base alle proprie aspirazioni. Al traduttore, oggi, è richiesta una competenza sempre più elevata. La competenza linguistica deve essere molto avanzata e costantemente aggiornata, in un continuo lavoro di perfezionamento e attitudine ad entrare in un’altra cultura. E’ indispensabile sapersi ben orientare soprattutto per chi aspira ad operare in questo settore, al fine di poter fare delle scelte che rispondano alle effettive esigenze del mercato.

Da un rapporto della Banca centrale europea del gennaio 2012 emerge che la lingua più studiata al mondo è ormai il cinese. In rapida crescita anche lo spagnolo.

L’inglese resta una lingua di comunicazione indispensabile, per chi sceglie una professione “internazionale”, ma il mondo sta cambiando. Bisognerà per cui orientarsi sulla conoscenza di lingue appartenenti a quelle nazioni che grazie al processo di globalizzazione sono parte del mercato economico mondiale come il Brasile, la Russia, l’India e la Cina, ma anche il Sud Africa e la Turchia.

Un’altra area in fortissima crescita è quella delle ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale che stanno vivendo un rapido sviluppo grazie anche alle risorse petrolifere o alla strategicità della loro posizione tra Cina ed Europa. Le lingue di comunicazione in quella parte del mondo sono il turco e il russo. Un giovane che aspira a diventare un bravo traduttore è bene che orienti le proprie competenze linguistiche oltre all’inglese, al francese, allo spagnolo anche al russo, al turco e al cinese.

In Europa e in particolare in Italia, il tedesco resta la lingua meno reperibile sul mercato del lavoro, anche se la Germania è il principale partner commerciale dell’Italia. Nel nostro Paese si coltiva l’idea che l’inglese sia la lingua con cui comunicare con il mondo, ma tenendo conto dei continui cambiamenti causati dalla globalizzazione sarà fondamentale per chi desidera lavorare nel campo delle traduzione un continuo aggiornamento sulle nuove lingue e sulle culture che oggi stanno entrando a far parte delle nuove dinamiche sociali e di mercato.

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