Festival dei Due Mondi di Spoleto

Il Festival dei Due Mondi, giunto quest’anno alla sua 55° edizione, è nato a Spoleto nel 1958 con lo scopo di creare un momento d’incontro, di scambio e di dialogo tra la cultura italiana, americana ed europea in generale.

Fin dalle sue origini, si è da sempre contraddistinto per  l’originalità, la fusione di spettacoli e d’arte di avanguardia con gli spazi e gli scorci architettonici della città.

Dalla sua nascita, ogni anno tra i mesi di Giugno e Luglio, musica, danza, teatro ed altre arti dello spettacolo si danno appuntamento nella città di Spoleto. Il Festival dei Due Mondi è una delle manifestazioni di maggior prestigio a livello internazionale ed offre spettacoli di lirica, prosa, danza, concerti, mostre d’arte, film (in Spoleto cinema), convegni scientifici (Spoletoscienza).

 Il Festival dei Due Mondi di Spoleto è servito come modello per la proliferazione di tutte le manifestazioni e i festival che, a vario titolo e in diversi contesti, lo seguirono.

Tuttavia, nessun altro Festival di Spoleto è riuscito ad avere un così profondo impatto sull’identità culturale dei nostri tempi.

Il respiro internazionale, il coraggio di osare, gli spazi straordinari dove il Festival di Spoleto presenta concerti e spettacoli (il seicentesco teatro Caio Melisso, l’Anfiteatro Romano, la Piazza del  Duomo di Santa Maria dell’Assunta, ove sorge con opere di Filippo Lippi e del Pinturicchio, un teatro all’aperto che ospita concerti di gala ed eventi di chiusura), hanno permesso a Spoleto di segnare il percorso della cultura sia italiana che mondiale.

Portato alla vita grazie alla geniale intuizione del M° Giancarlo Menotti (uno tra i maggiori compositori del novecento, nonché vincitore del premio Pulitzer) , il Festival dei Due Mondi ha trasformato Spoleto in un luogo di sperimentazione e scambio di esperienze, che ripercorre il corso della cultura e della ricerca artistica sia europea sia americana.

È da ricordare che il M° Menotti, ha fondato due ulteriori Festival gemelli: il primo è lo Spoleto Festival USA si tiene a Charleston, in South Carolina, fondato nel 1977,; il secondo è il Melbourne Spoleto Festival, in Australia, fondato nel 1986 (attualmente il suo nome dal 1990 è Melbourne International Festival).

Anche se la musica e la prosa sono stati al centro del Festival nel corso degli anni, Spoleto non ha mai dimenticato il cinema, la fotografia, le arti figurative e la poesia, che in questo Festival hanno trovato il luogo naturale ed ideale per fare il loro debutto davanti al pubblico mondiale.
Caratterizzato da una ricerca incessante, capace di presentare spettacoli ed opere innovative, in questo Festival è l’avanguardia incontra con la tradizione, unendosi in un meraviglioso sinolo culturale ed ideale. Coloro che hanno diretto o sono apparsi sul palco del Due Mondi, sono nomi del calibro di L.Visconti, V. Gassman, C. Fracci, L. Pavarotti, R. Polanski e L. Ronconi.
Del resto, sotto differenti direzioni artistiche (dalla metà degli anni novanta e fino al 2007, direttore artistico è stato il figlio del M° Menotti Francis, mentre prima di lui si ricordano le direzioni di Romolo Valli e di Raffaello De Banfield: l’attuale direttore artistico è il regista Giorgio Ferrara), oltre agli artisti sopra citati, sono stati protagonisti del Festival E. De Filippo, R. Nurejev, T. Schippers (le cui ceneri sono tumulate nella piazza del duomo di Spoleto), Ken Russell, N. Rota, A. Foà, J. Cortes, e i poeti Ezra Pound, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo e Giuseppe Ungaretti.

Si ricorda, infine, un evento unico nel suo genere, che ha lanciato un nuovo modo di “fare arte”, di “fare esposizione”: la mostra “Sculture nella città”, in programma nell’edizione del 1962 e curata dallo storico dell’arte Giovanni Carandente. I maggiori scultori del mondo (tra gli altri, A. Pomodoro, H. Moore, A. Calder, D. Smith, H. Arp, P. Consagra, G. Manzù, M. Marini, N. Franchina, B. Pepper, Mirko e L. Viani) furono invitati a Spoleto ad esporre le proprie opere nelle vie e nelle piazze della città, dando vita ad un vero e proprio ”museo di arte contemporanea” en plein air, in un connubio straordinario di arte e di storia.

Al termine della rassegna, la maggior parte delle opere furono donate alla città, rimanendo nelle loro collocazioni originarie e dove si trovano tutt’ora

 Per ulteriori informazioni, in particolare sulle prossime edizioni del Festival e sui programmi e sulle edizioni sotto la direzione artistica del M° Giorgio Ferrara, si può consultare il sito ufficale www.festivaldispoleto.com

Simone Fagioli

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